A Chiusa di Pesio, in provincia di Cuneo

PREMIO ALLA CARRIERA A BENITO MAZZI 

Premio alla carriera per la letteratura a Benito Mazzi  sabato 19 luglio a Chiusa di Pesio in provincia di Cuneo nel corso della seconda edizione della “Festa del Cinema e della Cultura” organizzata dall’associazione “Ipotesi Cinema Piemonte” in collaborazione con il Comune di Chiusa Pesio, la Regione Piemonte, la Provincia di Cuneo, l’associazione “Cercando il Cinema” e la Comunità montana Bisalta. Questa la motivazione: <<Abile romanziere, fecondo ricercatore soprattutto per la storia della sua terra d’origine,con la sua prosa elabora testi eleganti, pronti a essere sceneggiati e trasferiti sullo schermo>>.

Mazzi ha ricevuto il premio dalle mani del regista-sceneggiatore Giancarlo Baudena nell’intervallo di un concerto di musiche da film della “Italian Movie Orchestra” diretta dal maestro Felice Reggio. Ha presentato la serata il giornalista e produttore cinematografico Antonio Vizzi.

Insieme a Benito Mazzi sono stati premiati gli attori Terence Hill e Greta Scacchi per il cinema, lo storico Rino Canadese per la ricerca, la violinista Carla Buchmann per la musica, Antonio Tronci per la poesia, lo scultore Walter Dell’Anese e il gruppo Mondovip- Clown Terapia.

Per la letteratura di montagna

BENITO MAZZI VINCE IL PREMIO MAZZOTTI

 Secondo prestigioso riconoscimento nell’ambito della letteratura di montagna per lo scrittore ossolano Benito Mazzi. Dopo essere stato finalista al Premio Itas di Trento si è aggiudicato a Treviso il Premio Gambrinus Mazzotti. Ecco la notizia del riconoscimento pubblicata su La Stampa di giovedì 11 ottobre. 

<< “Una scrittura agile e sapiente, ironica e divertita, toccante e profondamente umana, racconta storie antiche di sacrifici e sudori, di esperienze autentiche di gente povera di mezzi, ma ricca di valori”.

Questa la motivazione con cui la giuria ha assegnato il Premio Gambrinus Giuseppe Mazzotti a Benito Mazzi. Lo scrittore vigezzino si è aggiudicato il riconoscimento, riservato alla Letteratura di montagna, con il libro Sotto la neve fuori dal mondo. C’era una volta la scuola di montagna, uscito per le edizioni Priuli e Verlucca Editori. Per Mazzi è un’affermazione di prestigio dato che nelle edizioni passate il premio era andato a personaggi del livello di Konrad Lorenz, Luis Sepulveda, Tiziano Terzani, Reinhold Messner, Cesare Maestri e Giuseppe Cederna. L’opera è centrata sulla scuola di montagna, una realtà molto significativa della sua vita dato che è figlio di una maestra. Mazzi la racconta attingendo dal suo vissuto e da tante testimonianze. Questo il libro secondo la giuria: “Piccole scuole pluriclasse sperdute in lontani casolari dell’Ossola, emblematiche di tanti altri luoghi delle Alpi, rivivono in un affresco palpitante, arricchito dalle commoventi testimonianze di vecchi maestri e dai giochi degli ultimi bambini della montagna, oggi spopolata, appena prima che la televisione cambiasse il mondo”.