PREMIO LETTERARIO INTERNAZIONALE ANDREA TESTORE – PLINIO MARTINI SALVIAMO LA MONTAGNA 10-edizione |
Il Comune di Toceno, al fine di incentivare l’opera in difesa della montagna, nel 2010 lanciava il “Premio letterario Valle Vigezzo - Andrea Testore - Salviamo la Montagna”, riservato a opere in lingua italiana. Dal 2014 il concorso è diventato italo-svizzero assumendo la denominazione di “Premio letterario internazionale Andrea Testore - Plinio Martini – Salviamo la Montagna” ed è promosso dalla Fondazione Valle Bavona (Svizzera) e dal Comune di Toceno (Italia).
Il concorso si suddivide nelle seguenti sezioni:
Narrativa - Premio Plinio Martini
Si partecipa con un racconto, edito o inedito, della lunghezza massima di 7.000 battute, spazi compresi, che si rifaccia a storie, vita, tradizioni, personaggi della montagna.
Poesia
Si partecipa con una poesia (massimo due), edita o inedita, che si ispiri alla montagna.
Giornalismo
Si partecipa con un articolo di giornale o rivista (anche on line) dedicato al mondo montanaro, pubblicato in data non anteriore al l° Gennaio 2017. La giuria si riserva di premiare articoli particolarmente meritevoli anche se non presentati al concorso.
Emigrazione
Si partecipa con un racconto o un saggio, edito o inedito, della lunghezza massima di 7.000 battute, spazi compresi, che si rifaccia a storie e vicende di emigranti della montagna. Sono ammessi anche articoli di giornale o di rivista pubblicati in data non anteriore al l ° gennaio 2017.
Non è prevista alcuna tassa di lettura. Non sono ammessi lavori premiati o segnalati nelle precedenti edizioni. Gli elaborati devono essere inviati via e-mail in formato sia PDF sia Word entro il 31 luglio 2019, unitamente a generalità, nota biografica, recapito telefonico e indirizzo e-mail dell’autore, al seguente indirizzo:
premio.testore.martini@gmail.com
In via eccezionale i concorrenti impossibilitati a inoltrare i lavori in formato digitale, possono partecipare al concorso inviando per posta i lavori e i dati personali cartacei ai seguenti indirizzi, sempre entro il termine del 31 luglio 2019 (farà fede la data del timbro postale):
Premio letterario internazionale - Salviamo la Montagna c/o Libreria Il Rosso e il Blu Via Rosmini 20 - 28857 Santa Maria Maggiore (VB) Italia; oppure: Premio letterario internazionale - Salviamo la Montagna c/o Fondazione Valle Bavona Casella postale 30 - 6690 Cavergno (Svizzera).
l dati dei concorrenti verranno utilizzati esclusivamente per il concorso e per eventuali iniziative editoriali ad esso collegate. Non si accettano lavori scritti a mano. Il concorso è aperto ad autori di ogni nazione purché le opere siano in lingua italiana. Il materiale non sarà restituito. In caso di eventuale pubblicazione non sono previsti diritti d'autore. La partecipazione al concorso comporta l’accettazione di tutte le norme riportate nel bando. Il giudizio della Giuria è insindacabile e inappellabile.
Premi:
Primo classificato di ogni sezione:
Soggiorno di una notte per due persone a Toceno, in Valle Vigezzo (Italia), oppure in Valle Bavona o Valle Lavizzara (Svizzera) e un viaggio andata e ritorno Domodossola-Locarno o viceversa sulla Ferrovia Vigezzina;
Targa e diploma;
Secondo e terzo classificati di ogni sezione:
Targa e diploma;
Eventuali segnalazioni della Giuria:
Diploma;
La Giuria si riserva di premiare un testo che contenga idee, suggerimenti, proposte, progetti utili a salvare la montagna dallo spopolamento.
Giuria
La Giuria è composta da: Alessandro Martini (presidente), Giorgio Cheda, Paolo Crosa Lenz, Matteo Ferrari, Tiziano Ferraris, Vasco Gamboni, Benito Mazzi, Patrizia Testore, Teresio Valsesia.
Premiazioni:
TOCENO, Sala Polifunzionale,
Sabato 12 ottobre 2019 - 15.00
Per informazioni e richieste bando di concorso:
premio.testore.martini@gmail.com
oppure:
Fondazione Valle Bavona
041 9l 754 2550
fondazione@bavona.ch - www.bavona.ch
Librerìa editrice ll Rosso e il Blu
0039 0324 94996 - 0039 347 7860867
ANDREA TESTORE
(Toceno 1855 –1941)
Maestro elementare di Toceno, Consigliere e Deputato Provinciale a Novara nei primi anni del XX secolo, per migliorare il tenore di vita dei Vigezzini fondò la Società Operaia di Mutuo Soccorso e organizzò corsi serali per artigiani e lavoratori. Promosse la Società Elettrica Vigezzina, la Pro Montibus et Fluminibus, per salvaguardare il territorio dalle calamità naturali, e lo Sci Club Valle Vigezzo. Il suo nome è soprattutto legato, unitamente a quello del cavergnese Francesco Balli, allora sindaco di Locarno, all' impresa titanica di collegare con una ferrovia elettrica l’Italia alla Svizzera. Nacque cosi, nel 1923, la ferrovia Domodossola-Locarno, tuttora grande risorsa di Vigezzo, della quale rappresenta il miglior biglietto da visita. Scrisse pungenti monografie e saggi storici sulla sua valle e sui problemi della montagna della prima metà del '900. A1 suo nome è intitolata la scuola media statale vigezzina.
PLINIO MARTINI
(Cavergno 1923 –1979)
È soprattutto conosciuto per “Il fondo del sacco”, 22 edizioni in italiano con traduzioni in francese e tedesco. È tuttora molto amato e apprezzato anche nell'arco alpino ossolano, in particolare nella Valle Vigezzo, che ha ritrovato nel suo romanzo, accomunato a quello della confinante Vallemaggia, il suo passato, fatto di sacrifici, di emigrazione, di stenti ma anche di incrollabile tenacia e grande dignità.
Diplomatosi alla Magistrale di Locarno, allievo di Piero Bianconi, Plinio Martini insegnò tutta la vita nelle scuole elementari e medie della sua Vallemaggia, difendendone con un’intensa attività di scrittore e giornalista il patrimonio storico e culturale. Ha scritto una dozzina di volumi di narrativa. poesia e saggistica; i più noti sono “Requiem per zia Domenica” e “Il fondo del sacco”.
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